L'alfabeto arabo (in arabo: أبجدية عربية, ’abjadiyyah ‘arabiyyah) è il sistema di scrittura usato nella lingua araba. Poiché con questo alfabeto è scritto il Corano, il libro sacro dell'Islam, l'influsso dell'alfabeto ha seguito quello della religione; come risultato, l'alfabeto arabo è usato per la scrittura di molte altre lingue, persino non appartenenti alla famiglia delle lingue semitiche: esempi di lingue non semitiche scritte con l'alfabeto arabo sono il persiano, l'urdu e il malese. Per adattarlo alla loro fonetica, l'alfabeto è stato modificato con l'aggiunta di altre lettere e simboli. L'alfabeto si presenta in differenti forme calligrafiche, quali il diffusissimo Naskhī, il Nastaʿlīq, il Thuluth (o Thulth ), il cufico ed altre, così come accade per le diverse forme per la scrittura e la grafia dell'alfabeto latino. A prima vista, queste forme appaiono abbastanza diverse tra loro, ma la grafia rimane fondamentalmente la stessa. Lingue scritte con l'alfabeto arabo Paesi nei quali è utilizzato l'alfabeto arabo (in verde chiaro, i paesi che lo utilizzano accanto ad un altro alfabeto) Abbozzo linguistica Questa sezione sull'argomento linguistica è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Oggi l'Afghanistan, l'Iran, l'India, il Pakistan e la Cina sono gli stati principali in cui si usa l'alfabeto arabo per lingue non arabe per scrivere una o più lingue nazionali ufficiale tra cui il persiano, il pashtu, curdo, (dialetto sorani/curdo meridionale), urdu, sindhi, kashmiro e uiguro. L'alfabeto arabo è usato nei seguenti sistemi di scrittura: Medio oriente e Asia centrale Garshuni Kazako Curdo Kirghiso Turkmeno Uzbeko Baluchi Azero Asia orientale Sini Uiguro Asia meridionale Pashto Punjabi Sud-est asiatico Malese Africa Lingua berbera Lingua tuareg Copto Wolof Struttura dell'alfabeto arabo Macchina per scrivere Olivetti Lettera 32 per lingue arabe L'alfabeto arabo è scritto da destra verso sinistra ed è composto da 28 lettere di base più la ḥamza. Adattamenti della lingua scritta per altri idiomi, come il persiano, l'osmanlıca, l'urdu hanno ulteriori lettere. Non esistono lettere maiuscole e un esperimento egiziano per introdurle non ha avuto alcun seguito. L'unico stile è quello che nelle lingue derivate dal latino sarebbe chiamato italico (corsivo). La maggior parte delle lettere prevede un legamento (salvo sei grafemi), anche quando stampate. L'alfabeto arabo è un alfabeto consonantico (abjad) e quindi il lettore deve conoscere la lingua per ricostruire le vocali (le vocali brevi non sono scritte, mentre quelle lunghe lo sono). In ogni caso, in alcune edizioni del Corano o in opere didattiche vengono usati dei segni particolari per le vocali (un trattino sopra la lettera per la a, uno sotto per la i e un segno a ricciolo sopra per la u); inoltre, viene usato il sukūn (un cerchietto sopra la lettera) per l'omissione della vocale e la šadda (o tashdīd ) - che letteralmente significa "rafforzamento" per il raddoppiamento consonantico. In fine di parola, i segni vocalici vengono scritti raddoppiati per indicare la presenza della "nunazione", tipica dei sostantivi indeterminati. I nomi delle lettere arabe derivano in gran parte da quelli di una più antica versione dell'alfabeto semitico nordoccidentale in cui i nomi erano parole di significato compiuto nel linguaggio. Ci sono due tipi di ordinamento nell'alfabeto delle lettere arabe. L'originale ordine Abjadī أبجدي si basa sull'ordine delle lettere in tutti gli alfabeti derivati dall'alfabeto fenicio, incluso il nostro ABC. L'ordine standard usato oggi, comunque, è l'ordine Hijāʾī هجائي, dove le lettere sono raggruppate anche secondo la loro forma. Alfabeto arabo ص ṣād ش šīn س sīn ز zāy ر rāʼ ذ ḏāl د dāl خ ḫāʾ ح ḥāʾ ج ǧīm ث ṯāʼ ت tāʼ ب bāʼ ا ʾalif ي yāʼ و wāw ه hāʼ ن nūn م mīm ل lām ك kāf ق qāf ف fā غ ġayn ع ʿayn ظ ẓāʼ ط ṭāʼ ض ḍād Lettere aggiuntive: ة tāʼ marbūṭa لا lāmalif ء hamza traslitterazione dall'arabo storia dell'alfabeto arabo Segni diacritici (ḥarakāt): َ fatḥa ِ kasra ُ ḍamma ّ shadda ْ sukun numerazione abjad calligrafia araba Ordinamento Abjadī Alfabeto arabo L'ordine speciale abjadī è quello originario dell'alfabeto aramaico da cui quello arabo per questo aspetto deriva. Tale alfabeto era composto di 22 lettere; essendo le lettere dell'alfabeto arabo più numerose (per la precisione 28), le sei lettere arabe rimanenti sono poste alla fine. La sequenza Abjad più comune è: أ ب ج د ﻫ و ز ح ط ي ك ل م ن س ع ف ص ق ر ش ت ث خ ذ ض ظ غ ʾ b ǧ d h w z ḥ ṭ y k l m n s ʿ f ṣ q r š t ṯ ḫ ḏ ḍ ẓ ġ Questa è comunemente vocalizzata in questo modo: ʾabǧad hawwaz ḥuṭṭī kalaman saʿfaṣ qarašat ṯaḫaḏ ḍaẓaġ. Un'altra vocalizzazione è: ʾabuǧadin hawazin ḥuṭiya kalman saʿfaṣ qurišat ṯaḫuḏ ḍaẓuġ Un'altra sequenza abjad, limitata al Maghreb, è: ﺃ ﺏ ﺝ ﺩ ﻫ ﻭ ﺯ ﺡ ﻁ ﻱ ﻙ ﻝ ﻡ ﻥ ﺹ ﻉ ﻑ ﺽ ﻕ ﺭ ﺱ ﺕ ﺙ ﺥ ﺫ ﻅ ﻍ ﺵ ʾ b ǧ d h w z ḥ ṭ y k l m n ṣ ʿ f ḍ q r s t ṯ ḫ ḏ ẓ ġ š che può essere vocalizzata così: ʾabuǧadin hawazin ḥuṭiya kalman ṣaʿfaḍ qurisat ṯaḫuḏ ẓaġuš Questo ordinamento si usa soprattutto quando si utilizzano le lettere dell'alfabeto (anziché le cifre) per numerare le suddivisioni di un testo o i punti di un elenco. Presentazione dell'alfabeto La tabella seguente mostra tutti i caratteri Unicode per l'arabo, tralasciando le lettere aggiuntive usate per altre lingue; la traslitterazione fornita segue lo standard diffuso DIN 31635, con alcune varianti comuni (si veda anche traslitterazione dall'arabo). Per quanto riguarda la pronuncia, i valori fonetici forniti sono quelli della pronuncia "standard" della Fusha, così com'è insegnata nelle università; l'effettiva pronuncia può variare notevolmente fra una varietà e l'altra di arabo. Lettere fondamentali La scrittura araba è corsiva, e tutte le lettere fondamentali hanno forme variabili, a seconda che siano scritte come grafema iniziale, mediano o finale, oltre che isolato qualora il grafema che le preceda sia di quei sei che non ammettono legamento. Per compatibilità con gli standard precedenti, il sistema Unicode codifica queste diverse forme separatamente, in ogni caso queste forme possono essere dedotte dal contesto in cui si trovano, usando la stessa codifica. La tabella seguente mostra la codifica più comune, in aggiunta alle codifiche compatibili per le loro strutture normalmente contestuali (I testi arabi dovrebbero essere codificati al giorno d'oggi usando solo la comune codifica, ma la traduzione deve quindi implicare l'unione dei caratteri per determinare la corretta struttura del glifo, con o senza ligation) Unicode generico forme contestuali nome traslitterazione valore fonetico (IPA) isolata finale mediana iniziale 0627 ا FE8D ﺍ FE8E ﺎ ʾalif ʾ / ā vari, incluso [æː] 0628 ب FE8F ﺏ FE90 ﺐ FE92 ﺒ FE91 ﺑ bāʼ b [b] 062A ت FE95 ﺕ FE96 ﺖ FE98 ﺘ FE97 ﺗ tāʼ t [t] 062B ث FE99 ﺙ FE9A ﺚ FE9C ﺜ FE9B ﺛ ṯāʼ ṯ [θ] 062C ج FE9D ﺝ FE9E ﺞ FEA0 ﺠ FE9F ﺟ ǧīm ǧ (anche j, g) [ʤ] / [ʒ] / [ɡ] 062D ح FEA1 ﺡ FEA2 ﺢ FEA4 ﺤ FEA3 ﺣ ḥāʾ ḥ [ħ] 062E خ FEA5 ﺥ FEA6 ﺦ FEA8 ﺨ FEA7 ﺧ ḫāʾ ḫ (anche kh, x) [x] 062F د FEA9 ﺩ FEAA ﺪ dāl d [d] 0630 ذ FEAB ﺫ FEAC ﺬ ḏāl ḏ (anche dh, ð) [ð] 0631 ر FEAD ﺭ FEAE ﺮ rāʼ r [r] 0632 ز FEAF ﺯ FEB0 ﺰ zāy z [z] 0633 س FEB1 ﺱ FEB2 ﺲ FEB4 ﺴ FEB3 ﺳ sīn s [s] 0634 ش FEB5 ﺵ FEB6 ﺶ FEB8 ﺸ FEB7 ﺷ šīn š (anche sh) [ʃ] 0635 ص FEB9 ﺹ FEBA ﺺ FEBC ﺼ FEBB ﺻ ṣād ṣ [sˁ] 0636 ض FEBD ﺽ FEBE ﺾ FEC0 ﻀ FEBF ﺿ ḍād ḍ [dˁ] 0637 ط FEC1 ﻁ FEC2 ﻂ FEC4 ﻄ FEC3 ﻃ ṭāʼ ṭ [tˁ] 0638 ظ FEC5 ﻅ FEC6 ﻆ FEC8 ﻈ FEC7 ﻇ ẓāʼ ẓ [ðˁ] / [zˁ] 0639 ع FEC9 ﻉ FECA ﻊ FECC ﻌ FECB ﻋ ʿayn ʿ [ʕ] / [ʔˁ] 063A غ FECD ﻍ FECE ﻎ FED0 ﻐ FECF ﻏ ġayn ġ (anche gh) [ɣ] / [ʁ] 0641 ف FED1 ﻑ FED2 ﻒ FED4 ﻔ FED3 ﻓ fā f [f] 0642 ق FED5 ﻕ FED6 ﻖ FED8 ﻘ FED7 ﻗ qāf q [q] 0643 ك FED9 ﻙ FEDA ﻚ FEDC ﻜ FEDB ﻛ kāf k [k] 0644 ل FEDD ﻝ FEDE ﻞ FEE0 ﻠ FEDF ﻟ lām l [l], [lˁ] ḷ (solo in Allah) 0645 م FEE1 ﻡ FEE2 ﻢ FEE4 ﻤ FEE3 ﻣ mīm m [m] 0646 ن FEE5 ﻥ FEE6 ﻦ FEE8 ﻨ FEE7 ﻧ nūn n [n] 0647 ه FEE9 ﻩ FEEA ﻪ FEEC ﻬ FEEB ﻫ hāʼ h [h] 0648 و FEED ﻭ FEEE ﻮ wāw w / ū [w] / [uː] 064A ي FEF1 ﻱ FEF2 ﻲ FEF4 ﻴ FEF3 ﻳ yāʼ y / ī [j] / [iː] Le lettere a cui manca una versione iniziale o mediana non sono mai collegate alla lettera successiva, anche all'interno di una parola. Quanto alla (AR) hamza, le corrisponde un solo segno grafico, poiché non è mai legata né alla lettera precedente né alla seguente. Tuttavia, a volte è posizionata su una waw, ya o alif, che segue le regole ortografiche consuete. Lettere modificate Le seguenti non sono lettere in sé, ma piuttosto forme ortografiche diverse per le lettere. Unicode generico forme contestuali nome traslitterazione valore fonetico (IPA) isolata finale centrale iniziale 0622 آ FE81 ﺁ FE82 ﺂ ʼalif madda ʼā [ʔæː] 0629 ة FE93 ﺓ FE94 ﺔ tāʼ marbūṭa h o t / h / ẗ [ɛ̈], [ɛ̈t] 0649 ى FEEF ﻯ FEF0 ﻰ ʼalif maqṣūra (arabo) ā / ỳ [ɛ̈] 06CC ی FBFC ﯼ FBFD ﯽ FBFF ﯿ FBFE ﯾ yeh (persiano, urdu) ī / ỳ [iː] Legature Componenti di una legatura per "Allah": 1. alif 2. hamzat waṣl (همزة وصل) 3. lām 4. lām 5. shadda (شدة) 6. dagger alif (ألف خنجرية) 7. Hāʼ L'uso della legatura in Arabo è comune. C'è solo una legatura obbligatoria, che è per lām + alif, che esiste in due forme. Tutte le altre legature (yā’ + mīm, ecc.) sono opzionali. Forme contestuali Nome Finale Mediale Iniziale Isolata ﻼ ﻻ lām + ’alif Lettere speciali per lingue non arabe Voci correlate Calligrafia araba Alfabeto arabo in chat Naskh Nastaʿlīq |
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